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| ciao ragazzi, vi riporto l'intervista che karima ha rilasciato qualche giorno fa al quotidiano "la repubblica". Buona lettura  A Sanremo la manda Burt Bacharach. L' arrangiamento di Come in ogni ora, la canzone con cui Karima Ammar - livornese, 23 anni, bel talento rivelato dall' edizione di Amici di due anni fa - si presenta al nella sezione giovani del festival, è del pioniere del pop autore di capolavori come I Say A Little Prayer For You, Look Of Love e Alfie. E che ha perso la testa per la voce black della ragazza, padre algerino e madre toscana: «Ci siamo conosciuti a ottobre Roma - racconta - complice il mio manager e produttore Mimmo D' Alessandro, che organizzava il tour italiano. Abbiamo pranzato insieme e io non riuscivo a parlare né a buttar giù boccone. Mi sentivo piccolissima, pur avendo dedicato al suo songbook un intero recital insieme al sax di Stefano "Cocco" Cantini. D' Alessandro ha fatto ascoltare a Bacharach alcune mie registrazioni, e da allora ho un fan eccellente». Che le ha regalato anche un inedito. «L' abbiamo già registrato ma il titolo non è stato deciso. Sarà nel mini-cd di sei pezzi che uscirà in occasione di Sanremo, a febbraio, Amare le diversità». Di acqua sotto i ponti, dallo show di Maria De Filippi (dove si classificò seconda), ne è passata. «Ho fatto di tutto per non diventare la cantante del momento, quella da un successo estivo e poi stop. Poche e meditate uscite. Al Summer Festival di Lucca sono stata la supporter di John Legend e Mario Biondi. Concerti jazz. Ma soprattutto, ho studiato. Una maestra tutta per me ha educato la voce; mi sono iscritta al Conservatorio di Cuneo, l' unico in Italia ad avere la cattedra di canto afroamericano. E siccome interruppi la scuola per dedicarmi alla carriera di cantante, ho deciso di reiscrivermi a ragioneria. Per me il confronto con altre persone - insegnanti, allievi - , lo scambio di idee, il contatto umano è necessario per crescere». Ed è così cresciuta da arrivare a scrivere il testo della canzone con cui sarà in gara a Sanremo. «Sono stata lentissima. All' inizio ero intimidita. Temevo che le parole non fossero all' altezza della musica di Piero Frassi. Mi sembrava banale per una ballad complicata da interpretare. A me le cose easy non piacciono. E poi Come in ogni ora è un pezzo autobiografico. Una donna ama un uomo che ha una storia con un' altra. Ma lei non si dà per vinta, lo aspetta affogando debolezza e dolore in un bicchiere in più. Anche a me è capitata una storia del genere, ma l' alcol è solo una metafora della disperazione. Oggi convivo con un ragazzo, nella campagna livornese. Lui ha accettato il mio lavoro e le mie assenze». Cosa si aspetta dal festival? «Ho lottato tanto per entrare in gara. I provini sono stati massacranti come ad Amici, e quando hanno comunicato di avermi scelta ho avuto la stessa reazione di due anni fa: lacrime. Ancora non riesco a realizzare bene. E' come se non fossi io la protagonista degli shooting fotografici, delle interviste, dell' attesa snervante. Vedremo alle prove. Sono felice di condividere il palco con Marco Carta, il vincitore dello scorso anno di Amici, in gara fra i big. Fin dal primo giorno di trasmissione, scelse il mio banco dichiarandosi mio fan». |
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