| La musica che... : Lucca Summer Festival
del 18/07/2009 di Paolo Ceragioli
LUCCA - Mai visti tanti spettatori al concerto gratuito del Summer. Merito anche della festa per i 150 anni del giornale La Nazione, che prima dello show ma anche alla fine, si è "inserito" con consegne di premi degli sponsor (abbonamenti Lucchese e a Lucca Comics&Games) e targhe ricordo, con la presenza sul palco del direttore, Giuseppe Mascambruno. Ma ben pochi dei cinquemila presenti in piazza Napoleone, mercoledì sera (15 luglio), si è sottratta alle due ore e mezzo di musica di Enzo Avitabile, degli incredibili Bottari e dei fiati di Scorribanda.
Una instancabile "music machine", quella messa in piedi del poliedrico musicista napoletano, che nel suo set dal vivo non lascia spazio a pause di ritmo. Le implacabili percussioni dei Bottari fanno da tappeto ritmico agli undicii fiati (uno è il sax di Avitabile) strumenti a fiato che dettano una specie di mantra, ipnotico, che ti entra dentro e ti costringe a ballare più di quanto riescano a fare gli incitamenti dello stesso Enzo.
Musica di radice popolare, quindi ripetitiva nel tema, ma con variazioni solistiche, comunque di facile assimilazione per un pubblico mai come in questo caso, appunto casuale. E un concerto gratuito è un'ottima cartina di tornasole per l'artista, visto che ognuno se ne può andare come e quando vuole se non è coinvolto dallo spettacolo.
Tra "Salvamm' o'munno" e "Soul express", sicuramente i più conosciuti del vasto repertorio di Avitabile (che spazia dalla musica sacra e popolare del Sud a una vera e propria sinfonia di tipo classico), ecco anche il duetto con Karima, che dopo un brano cantato da sola, con il suo bravo pianista Piero Frassi, ha ben interpretato la parte del grande Khaled in "Abball' cu me", riscoprendo le sue radici africane (il cognome, Ammar e il padre sono algerini).
Se festa doveva essere, festa lo è stata, fino in fondo.
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